Qualora risultasse impossibile ricorrere a soluzioni fisse, le protesi rappresentano una soluzione soddisfacente, in grado di far riacquisire la masticazione, la capacità di parlare e la fisionomia originale del viso.
Le protesi dentali appartengono alla categoria delle soluzioni mobili, ovvero strutture che il paziente può togliere dalla bocca in autonomia. Tuttavia, è importante sottolineare che il paziente necessita di tempo e pazienza per abituarsi all’uso di questo strumento. Accade anche che, a causa della sensazione innaturale e della perdita del gusto, il paziente non si abitui mai alla presenza della protesi in bocca.
Si compone di una base che ospita dei denti finti realizzati in plastica o ceramica.
La base è la porzione che aderisce alla mucosa e spesso è fatta in acrilato rosa, in modo da confondersi con la mucosa stessa; in alternativa, può essere costituita da un’unione di acrilato e leghe di metalli leggeri (wironit).
La base della protesi distribuisce le forze della masticazione sulla mucosa e sulla struttura ossea sottostante; per questo, è importante che sia quanto più larga possibile (le forze si distribuiscono su una superficie ampia e il morso risulta più stabile e naturale).
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Protesi dentali totali:
Possono riguardare l’arcata sia inferiore sia superiore e sono necessarie in caso di edentulia totale in una delle due.
La base superiore copre l’intero palato, mentre quella inferiore è conformata a ferro di cavallo in modo da lasciare libera la lingua. Al momento della masticazione, la protesi deve essere immobile; pertanto, l’area di sostegno deve avere una conformazione favorevole e una presenza ossea sufficiente a svolgere questo compito.
Protesi parziali:
Vengono utilizzate quando sull’arcata è disponibile un numero limitato di denti in grado di sorreggere la protesi.
I denti rimasti devono essere eventualmente riparati per far sì che possano reggere la protesi e renderla stabile, nonché comoda da indossare, durante la masticazione e la parlata.
In caso di protesi parziali, le forze esercitate con la masticazione si distribuiscono anche sui denti naturali restanti, alleggerendo in tal modo il carico sostenuto dalle mucose.
Protesi dentali rette da impianti:
Le protesi rette da impianti vengono posizionate 3/6 mesi dopo la realizzazione di questi ultimi. Per ottenere la funzionalità e stabilità massima, è necessario costruire tra i due e i quattro impianti per arcata.
La protesi può essere agganciata agli impianti in due modi, a seconda delle indicazioni e del caso specifico. La prima modalità è attraverso i locatori, ovvero dei piccoli elementi disposti all’interno della protesi; questo metodo è adatto per pazienti con rapporti intermascellari ridotti. La seconda modalità prevede, invece, delle barre metalliche. In questo modo, si ottiene una forza di ritenzione maggiore, ma l’igiene orale risulta leggermente più complicata.
Vantaggi delle protesi dentali rette da impianti:
- Assenza dell’area palatale sulla protesi dell’arcata superiore
- Migliore stabilità, nessun bisogno di usare adesivi
- Igiene orale più facile
- Soluzione economicamente più agevole rispetto ad una struttura fissa basata su impianti
Le protesi dentali vanno tolte, pulite e sanificate almeno una volta al giorno, a seconda delle necessità. Si consiglia, in ogni caso, di pulirle dopo i pasti e obbligatoriamente prima di coricarsi.