Ponti dentali

I ponti rappresentano una soluzione fissa ottimale nel campo delle protesi dentali per tutti quei pazienti che, per vari motivi, non vogliono o non possono eseguire un impianto. Grazie al loro uso, i pazienti tornano ad avere sicurezza in sé stessi, una funzionalità orale completa e un sorriso esteticamente gradevole.

Un dente naturale e sano è sempre la soluzione migliore. Per questo, al Policlinico Petković sottolineiamo continuamente l’importanza della prevenzione attraverso una corretta igiene orale, visite dentistiche periodiche e la cura tempestiva delle lesioni dovute alle carie. Tuttavia, in alcuni casi, si giunge inevitabilmente alla perdita del dente, sia essa dovuta a traumi, patologie, incuria o paura di sottoporsi alle visite di routine. Tale evento porta, naturalmente, anche ad una perdita di funzionalità, alla comparsa di un difetto estetico evidente e al peggioramento dell’intero sistema di masticazione.

Il ponte dentale è uno strumento protesico fisso che, grazie alla propria conformazione, va a supplire alla mancanza di uno o più denti. 

Il ponte è un’opera protesica complessa, composta da corone fissate ai denti portanti (ovvero ai denti esistenti situati ai due lati dello spazio vuoto) o da denti finti, intermedi, che simulano il dente caduto. 

La condizione principale per poter costruire un ponte è la presenza di un certo numero di denti in grado di svolgere la funzione portante, ovvero di fare da sostegno all’intera struttura artificiale. 

Inoltre, è cruciale che il ponte poggi perfettamente sulla gengiva in modo da impedire infiltrazioni di cibo tra quest’ultima e la struttura costruita.

Oltre ad una funzione estetica, il ponte gioca anche un ruolo dal punto di vista della salute della bocca. Infatti, impedisce il movimento dei denti restanti e previene danni ai tessuti e alle articolazioni della mandibola. La realizzazione dei ponti presso il Policlinico Petković, dalla prima visita alla cementazione finale, richiede dai 10 ai 14 giorni, a condizione che il paziente presenti caratteristiche favorevoli all’intervento (denti limitrofi sani, che possono svolgere la funzione portante e gengive sane).

 

Il materiale utilizzato per la costruzione di tali strutture è lo stesso delle corone. Pertanto, è possibile distinguere tra ponti in metallo-ceramica, ossido di zirconio e vetro-ceramica. La scelta della soluzione migliore spetta allo specialista, il quale, naturalmente, si confronta anche con il singolo paziente. 

Il ponte dentale è la soluzione ideale in caso di edentulia parziale in quanto permette di sostituire uno o più denti naturali mancanti. Può essere fissato ai denti restanti o ad un impianto. Quando viene sorretto dai denti limitrofi, è necessario lavorare (es. levigare) anche questi ultimi, affinché abbiano le caratteristiche ideali a sostenere il ponte.

Il ponte retto da impianto, invece, è ottimale nelle situazioni in cui mancano i denti naturali idonei a svolgere la funzione portante. Il più delle volte, ciò accade in mancanza di molari e premolari: in questo caso, anziché far portare al paziente una protesi parziale, si costruisce un impianto atto a sorreggere il ponte. Il ponte retto da impianto restituisce la completa funzionalità della dentatura e rappresenta una soluzione duratura, sicura ed esteticamente gradevole.

 

L’edentulia parziale rende fragili e mobili i denti limitrofi ed influenza negativamente anche il lato opposto della mandibola. Ad esempio, se i denti confinanti con lo spazio vuoto si inclinano, l’igiene orale diventa complicata e tenderanno a crearsi anfratti favorevoli all’accumulo di cibo e, quindi, all’emanazione di odori sgradevoli.

Spesso, inoltre, in caso di edentulia, anche il viso assume un aspetto diverso, più invecchiato. Per questo, evidenziamo con forza anche la necessità estetica, oltre che funzionale, di supplire alla mancanza di un dente.

Perdita del dente

Preparazione del dente e impronta

5-7 giorni

Installazione del ponte